Domenicastadio Ficarazzi

sabato 24 giugno 2017

Il calcio che non ti aspetti: muore l'Aspra Calcio e dalle sue ceneri rinasce la vecchia e gloriosa Termitana

Bagheria/Aspra (PA) - Questo spicchio d'estate ci ha regalato già delle novità inaspettate nel calcio locale nostrano, anche se sicuramente programmate mesi prima della fine della stagione agonistica 2016/17. La novità delle novità è quella della morte calcistica dell'Aspra Calcio, con i vertici dirigenziali che hanno venduto il titolo sportivo al gruppo "Raimondi" di Termini Imerese per soli 3.750 euro, suscitando le ire dell'ex Vice Presidente Asprense Nino Martorana e le indignazioni di sportivi, calciatori e addetti ai lavori. A proposito di Nino Martorana, (un vero signore come pochi del nostro calcio), va detto che il dirigente bagherese è stato vittima di un raggiro economico non indifferente, dai vertici societari dell'ex Aspra. Il buon Nino ha praticamente scoperto in Federazione (secondo quanto dichiaratoci alla nostra Redazione Telematica) di risultare un semplice dirigente e non Vice Presidente per come gli era stato conferito "verbalmente" la scorsa estate. Inoltre non figurava nell'atto costitutivo della società né come socio fondatore, tanto meno come Vice Presidente della Società marinara. Per cui non avendo alcun potere legale e decisionale, ha dovuto soltanto guardare a distanza il triste epilogo della cessione del titolo nella lontana Termini Imerese, impotente di agire e mettere bocca su tale misfatto calcistico, che già da mesi sicuramente covava sotto le ceneri ... e proprio da queste ceneri rinasce il calcio termitano, dopo anni di assenza dai campi polverosi di Sicilia. Stessa sorte anche per il Dirigente Busardò, anche lui "inesistente" per la Federazione nel suo ruolo di Segretario, sempre secondo le affermazioni di Nino Martorana, il quale ha dovuto subire oltre la beffa anche un ingente danno economico. L'ex (finto) Vice Presidente dell'Aspra durante il campionato ha ottemperato a delle spese notevoli per la gestione della squadra (con i vertici al corrente), sottraendo tempo e denaro ai propri familiari solo per passione alla sfera di cuoio e non certo per lucro o ipotetici guadagni speculativi. Profondamente amareggiato per la vicenda, ecco quanto dichiaratoci telefonicamente da Nino Martorana: "sono stato vittima inconsapevole di un raggiro, studiato bene a tavolino già da tempo, con piccoli investimenti e sacrifici economici, sottratti ai miei figli per la smisurata passione per il pallone. Aspetto risposte e spiegazioni da parte di questi signori, i quali hanno giocato sulla fiducia, l'amicizia ed il rispetto, calpestando i sacrifici dei calciatori che hanno rinunciato alle domeniche da trascorrere insieme alle proprie famiglie per regalare il loro tempo ad un progetto camuffato. Lascio il pallone e per sempre, nonostante le richieste provenienti da società blasonate del circondario di categorie superiori e conto di non mettere più piede in questo ambiente di personaggi ambigui ed egoisti che fanno solo speculazione e sbavano dietro i soldi, già dietro 3.750 euro hanno venduto una storia ed una borgata come se nulla fosse, raggirando le brave persone".


(In foto Nino Martorana con alcuni calciatori dell'Aspra Calcio)



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