Domenicastadio Ficarazzi

sabato 24 giugno 2017

Casteldaccia verso il futuro... a Bastianu ci luci u pilu. Il vulcanico Presidente pronto a partire!!!

Casteldaccia (PA) - In un estate calcistica caratterizzata da cessioni di titoli sportivi, fallimenti per dissesto economico e scarse capacità gestionali delle società, l'ACD Casteldaccia del vulcanico Presidente Sebastiano Benforte si prepara per la nuova e sicuramente entusiasmante avventura del campionato di Promozione. Parlando con un pò di sportivi sulla Piazza del Comune, alcuni con tanto di sorriso e soddisfazione hanno commentato: " tutti fallisciunu, tranni Bastianu. A Bastianu ci luci sempri u pilu!!!" - tutto vero e disamina razionale della gente. Punto di partenza dovrà essere innanzitutto la riconferma del Tecnico palermitano Gigi Prestigiacomo, autore di una salvezza strepitosa, raggiunta sul filo di lana nelle battute finali del campionato concluso. La costruzione di una squadra giovane e rampante, con qualche pedina d'esperienza a fare da chioccia ed una rosa allargata ad un massimo di ventitre elementi dal quale poter attingere per supportare la categoria "Juniores" lo scorso anno purtroppo deficitaria. Il Presidentissimo granata non vuol proprio soffrire nel prossimo torneo, puntando ad un campionato tranquillo e al contempo d'inserimento nel rush finale per i play off, con un occhio puntato anche alla Coppa Italia. Previsto entro e non oltre le prime settimane di luglio l'ingresso in società di almeno un paio di personaggi competenti e conosciuti nel panorama del calcio locale, i quali possono apportare nuova linfa economica in seno alla società. Promosso Direttore Generale Giuseppe Talluto, lo scorso anno distintosi nel ruolo di Consulente Sportivo, per serietà, competenza e professionalità e braccio destro della famiglia Benforte. Insomma ci saranno tutti gli ingredienti per gli sportivi casteldaccesi da poter gustare una squadra per palati fini, con un'amministrazione comunale sempre vicina alle sorti granata, con in testa il giovane Sindaco Fabio Spatafora e la sua Giunta. Intanto non passa un giorno che il mitico Presidente "icona" del calcio siciliano non curi con entusiasmo e meticolosità il prato del suo amato campo "Fiorilli", sempre più verde dal lontano 1990.


(In foto il campo del Fiorilli curato da Sebastiano Benforte)



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Torna il calcio a Ficarazzi dopo più di vent'anni. La famiglia Monteleone regala la terza categoria come punto di partenza agli sportivi ficarazzesi

Ficarazzi (PA) - A distanza di ventidue anni il calcio "da prima squadra" torna a Ficarazzi, grazie alla decisione della famiglia Monteleone di iscrivere la Procalcio in Terza Categoria, un punto di partenza ma non di arrivo per una comunità di tredicimila abitanti e sede della Federazione Siciliana. Dopo gli episodi spiacevoli, legati alla retrocessione della categoria "Allievi Regionali" a quella Provinciale, il Presidente Vincenzo Monteleone ha voluto dare risposta a coloro che qualche mese fa lo hanno lasciato da solo, invece di difenderlo. Dagli sportivi, alle istituzioni locali, a qualcuno che non ha esitato ad abbandonare una nave che "apparentemente" stava per affondare. Ieri la decisione definitiva della società azzurra di Viale Europa, ennesima dimostrazione di coraggio e d'affetto nei confronti della comunità ficarazzese, con un rilancio di immagine importante per Ficarazzi calcistica, priva di una prima squadra ormai da oltre un ventennio. La nuova squadra ficarazzese sarà prevalentemente formata da giovani locali e dei territori limitrofi, supportati quasi sicuramente da tre, quattro elementi di esperienza e con un tecnico competente per queste categorie. Obiettivo primario la vittoria del campionato, che dovrà camminare di pari passo ad un progetto socio-aggregativo di tifosi, squadra ed amministrazione comunale in stretta simbiosi. Unica nota dolente, da sempre per un paese come Ficarazzi la mancanza di una struttura, laddove disputare le gare interne, ostacolo che la società Procalcio cercherà di raggirare ritornando al passato e chiedendo ospitalità alla vicina Villabate. Giocare lontano dai confini territorili non avrebbe senso, poichè la squadra ha bisogno del supporto morale del suo pubblico, mentre le categorie giovanili sicuramente proseguiranno il loro percorso presso la struttura di Santa Flavia. Inizio del nuovo campionato di Terza Categoria presumibilmente entro la fine di Ottobre, con alcune società che hanno scritto le pagine più belle del calcio dilettantistico palermitano e siciliano di tanti anni fa, come Panormus, Fincantieri, Monreale, Tommaso Natale ecc... giusto per fare qualche nome. W il calcio allora e soprattutto un plauso alla determinazione e all'impegno del Presidente Vincenzo Monteleone.


(In foto il Castello del Principe Giardina, simbolo di arte e cultura a Ficarazzi)


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Il calcio che non ti aspetti: muore l'Aspra Calcio e dalle sue ceneri rinasce la vecchia e gloriosa Termitana

Bagheria/Aspra (PA) - Questo spicchio d'estate ci ha regalato già delle novità inaspettate nel calcio locale nostrano, anche se sicuramente programmate mesi prima della fine della stagione agonistica 2016/17. La novità delle novità è quella della morte calcistica dell'Aspra Calcio, con i vertici dirigenziali che hanno venduto il titolo sportivo al gruppo "Raimondi" di Termini Imerese per soli 3.750 euro, suscitando le ire dell'ex Vice Presidente Asprense Nino Martorana e le indignazioni di sportivi, calciatori e addetti ai lavori. A proposito di Nino Martorana, (un vero signore come pochi del nostro calcio), va detto che il dirigente bagherese è stato vittima di un raggiro economico non indifferente, dai vertici societari dell'ex Aspra. Il buon Nino ha praticamente scoperto in Federazione (secondo quanto dichiaratoci alla nostra Redazione Telematica) di risultare un semplice dirigente e non Vice Presidente per come gli era stato conferito "verbalmente" la scorsa estate. Inoltre non figurava nell'atto costitutivo della società né come socio fondatore, tanto meno come Vice Presidente della Società marinara. Per cui non avendo alcun potere legale e decisionale, ha dovuto soltanto guardare a distanza il triste epilogo della cessione del titolo nella lontana Termini Imerese, impotente di agire e mettere bocca su tale misfatto calcistico, che già da mesi sicuramente covava sotto le ceneri ... e proprio da queste ceneri rinasce il calcio termitano, dopo anni di assenza dai campi polverosi di Sicilia. Stessa sorte anche per il Dirigente Busardò, anche lui "inesistente" per la Federazione nel suo ruolo di Segretario, sempre secondo le affermazioni di Nino Martorana, il quale ha dovuto subire oltre la beffa anche un ingente danno economico. L'ex (finto) Vice Presidente dell'Aspra durante il campionato ha ottemperato a delle spese notevoli per la gestione della squadra (con i vertici al corrente), sottraendo tempo e denaro ai propri familiari solo per passione alla sfera di cuoio e non certo per lucro o ipotetici guadagni speculativi. Profondamente amareggiato per la vicenda, ecco quanto dichiaratoci telefonicamente da Nino Martorana: "sono stato vittima inconsapevole di un raggiro, studiato bene a tavolino già da tempo, con piccoli investimenti e sacrifici economici, sottratti ai miei figli per la smisurata passione per il pallone. Aspetto risposte e spiegazioni da parte di questi signori, i quali hanno giocato sulla fiducia, l'amicizia ed il rispetto, calpestando i sacrifici dei calciatori che hanno rinunciato alle domeniche da trascorrere insieme alle proprie famiglie per regalare il loro tempo ad un progetto camuffato. Lascio il pallone e per sempre, nonostante le richieste provenienti da società blasonate del circondario di categorie superiori e conto di non mettere più piede in questo ambiente di personaggi ambigui ed egoisti che fanno solo speculazione e sbavano dietro i soldi, già dietro 3.750 euro hanno venduto una storia ed una borgata come se nulla fosse, raggirando le brave persone".


(In foto Nino Martorana con alcuni calciatori dell'Aspra Calcio)



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domenica 18 giugno 2017

Giù le mani dal Caccamo. Nella città del Castello tifosi giallorossi in fermento sul futuro della squadra!!!

Caccamo (PA) - Terminate le elezioni amministrative, con la nuova Giunta di Nicasio Di Cola, eletto con il 40% dei suffragi sul secondo Comparetto, a Caccamo si è sparsa la voce che proprio la nuova amministrazione comunale potrebbe mettere il bastone fra le ruote alla Società della Polisportiva Nuova Caccamo, in termini di sostegni che la precedente amministrazione dell'ex Sindaco Galbo ottemperava. E mentre fino ad un paio di settimane fa si ipotizzava col vento in poppa della certezza un probabile ripescaggio in "Eccellenza Regionale" adesso i tifosi giallorossi sembrano essere prede di uno sconforto a tratti incomprensibile, ma certamente da valutare con attenzione. In fondo non bisogna dimenticare il famoso motto: "voce di popolo, voce di Dio" e quindi...
Dopo aver letto gli stati d'ansia di tanti sportivi sui social network, stamane abbiamo fatto una passeggiata nella città del Castello ed abbiamo incontrato diversi tifosi che ci hanno espresso la loro preoccupazione sul futuro delle sorti calcistiche del paese. Caccamo non può perdere il calcio, dopo anni di scalate e partendo dal basso per capricci e ripicche di qualcuno, il quale farebbe bene a valutarne anche le conseguenze della visibilità di un centro famoso in Sicilia per la sua arte e la sua storia, che andrebbe inevitabilmente offuscata. Il calcio è una valvola di sfogo socio-aggregativa e al contempo di felicità per le centinaia e centinaia di tifosi che la Domenica riempiono gli spalti del vecchio Nicasio Puccio, in nome di una tradizione targata 1975 e di un Presidente Enzo Gammino sempre più pietra miliare del pallone nella comunità caccamese. Ma è possibile nel XXI secolo che il gioco del calcio passi inosservato alle istituzioni locali e non solo quelle di Caccamo? già perchè non parlare anche di Bagheria, Termini Imerese, Villabate, Partinico e Ficarazzi? giusto per fare il punto della situazione. La Società giallorossa si trincera dietro un apparente self control, non lasciando trapelare nulla sulle sorti calcistiche, forse anche speranzosa di ricucire qualche strappo con l'ago della diplomazia. Intanto il tempo stringe e fra poche settimane entreremo nel mese di luglio, cruciale per le iscrizioni nei campionati e per la programmazione della nuova stagione agonistica.


(In foto la splendida tifoseria del Caccamo)


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La Parmonval inizia a programmare la prossima stagione calcistica. Corrado Mutolo confermato e D..esideri di un calcio di prestigio!!!

Palermo - Questa sarà l'estate più intensa e forse quella più importante per gli squali di Mondello del Presidente Aristide Tamajo, dal punto di vista della programmazione e della crescita di visibilità nel capoluogo. Quest'annata potrebbe ricordare per certi aspetti, visto quello che si sente e si legge sui giornali quella lontana del 1986/87, quando una semplice squadretta confinata nei campi Malvagno, nascosta dentro il parco della Favorita, si trovò all'improvviso prima forza della città e con l'obbligo morale di rappresentare una tifoseria privata delle gioie della sfera di cuoio. Erano i tempi della Palermolimpia del vulcanico e compianto Barone Nino Spatola, il quale quasi supplicato dai tanti tifosi palermitani coordinati da "Pinuzzu u Tasciu", cambiò denominazione alla sua società da Olimpia Abitare a Palermolimpia, vestendo i suoi calciatori di rosa e nero e di un'importanza storica da far venire la pelle d'oca. Corsi e ricorsi storici sosteneva Giovan Battista Vico, già proprio così e se la storia si ripetesse oggi e proprio con gli squali biancazzurri di Mondello? chissà... nessuna ipotesi è da scartare, considerata la latitanza di Patron Zamparini o di chi per lui in Viale del Fante.
Intanto il Direttore Generale Avv. Giovanni Castronovo blinda Corrado Mutolo, tecnico amato e coccolato da queste parti per aver scritto le pagine più belle della storia della Parmonval, con una serie D sfiorata qualche annetto addietro, ma sempre nei D..esideri dei mondelliani ed una salvezza centrata bene nella scorsa stagione con tanti giovani di prospettiva, sorretti dai senatori Totò Rappa, Ciccio ed Ivan Tarantino. Unico enigma la struttura. Ogni anno si racconta la favola di un Lo Monaco tirato a lucido, con campo in erba artificiale e tribunetta ampliata, tale da consentire un afflusso maggiore di pubblico. Poi però si dissolve tutto, come bolle di sapone nell'aria, per la delusione dei fans di Mondello che sognano uno stadio degno della propria squadra del cuore. Pensando ai derby con CUS Palermo e Villabate (nello stesso girone) come dimenticare che a pochi chilometri di distanza si alza maestoso il Tempio del calcio palermitano, ovvero lo Stadio Renzo Barbera? - fra ghiaccioli e bevande alla frutta ci godiamo l'inizio di un'estate che forse lascerà un segno indelebile nella società ben organizzata della famiglia Tamajo.



(In foto il campo Lo Monaco di Mondello)




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